È giunto il momento di fare del nostro meglio… (L’immagine è di Václav Mach)
Una delle idee che normalmente cerco di condividere è che la vita è quasi sempre molto semplice e facile da godere. E quando non riusciamo a vederla così in generale è perché ci concentriamo su certi aspetti negativi di ciò che succede al nostro intorno e colleghiamo il nostro benessere alla soluzione di un’interminabile lista di problemi.
Propongo inoltre di ricordare che siamo nelle mani di un Potere Superiore, a cui possiamo sempre ricorrere quando non ci sentiamo bene o se abbiamo bisogno di qualcosa che non possiamo ottenere con il nostro stesso sforzo individuale. In realtà siamo parte di questo Potere Superiore,e possiamo tornare a collegarci con questa Fonte attraverso qualsiasi attività che espanda la nostra coscienza, come la preghiera, la pratica della meditazione o l’apprezzamento deliberato di ogni cosa buona che ci circonda qui ed ora.
Tranquillizzare la nostra mente e sperimentare gratitudine sarebbero allora le chiavi dimenticate per recuperare questo benessere che tanto desideriamo. Un’idea tanto semplice e potente…
Sicuramente ripeto tanto questo messaggio perché è quello che io stesso sto cercando di imparare… Vorrei essere ogni giorno come il protagonista di questo breve video, che comprende che qualcosa nella sua realtà non va bene, che decide di liberarsi del carico pesante che lo limita e che ha il coraggio di elevarsi sempre, confidando nella sua intuizione.
Cortometraggio “L’uomo che vide una barca”, di Henrique Barone.
Affinché però comprendiamo che la vita è semplice e facile da godere e che possiamo invocare questo Potere Superiore, di cui formiamo parte, per creare coscientemente la realtà che desideriamo, dobbiamo ad ogni modo prendere la decisione di farlo una volta per tutte, dobbiamo sforzarci per sostenere e incrementare il nostro livello di coscienza. Perché se non facciamo il nostro miglior sforzo possiamo continuare a dimenticare la nostra missione e agire sempre in modo meccanico, come ci succede abitualmente quando ci identifichiamo con il nostro ego e viviamo in accordo alle sue credenze limitanti.
Per essere felici dobbiamo sforzarci e dobbiamo essere disciplinati… anche se questa idea sembra contraddire quasi tutti gli articoli di questo blog!
Cortometraggio “L’uovo o la gallina”, di Christine Kim e Elaine Wu.
Qui altri esempi di quanto possano essere buoni l’autocontrollo e la disciplina per evitare di cadere nelle vecchie abitudini negative che non ci portano a nulla di buono:
L’immagine è di Tiago Hoisel
Vivere nella “Matrix”
Sembrerebbe che una parte della nostra mente non voglia la nostra evoluzione e preferisca impedirci di sviluppare al massimo il nostro potenziale.
Ciò non sembra tanto strano se pensiamo che ogni mattina per esempio, quando ascoltiamo la sveglia, c’è una parte di noi che preferirebbe continuare a dormire ad oltranza, che cerca di mantenerci nel sonno anche se la vita reale non si sviluppa precisamente lì.
È che la parte della nostra mente (ego) che resiste sempre al nostro “risveglio spirituale”, perderebbe dunque il controllo che esercita attualmente sui nostri pensieri, emozioni ed azioni.
La situazione si potrebbe sintetizzare così: una parte antiquata e disfunzionale del nostro apparato psichico ha il controllo e fa, discretamente e quasi senza che ce ne rendiamo conto, tutto ciò che è alla sua portata per conservare questo potere, a costo del nostro benessere. E dal momento che la realtà esteriore è una proiezione del nostro mondo interiore, possiamo osservare anche che i poteri economici e politici del mondo si sforzano per continuare a dominarci, ogni volta in modo più sottile, anche se il risultato generale è sempre negativo per tutti.
L’esito di un film come “Matrix” talvolta si spiega perché in parte si tratta di una metafora della nostra esperienza: un mondo artificiale dove le persone dormono e il mondo reale in cui non tutti vogliono vivere.
Il protagonista di “Matrix”, scegliendo tra risvegliarsi (con la píllola rossa) o dormire definitivamente.
Postille per risvegliarsi
E infine un video che in certo modo spiega perché a volte è tanto difficile smettere di attuare meccanicamente, ma che nel contempo ci propone di assumere la responsabilità di svegliarci, di cambiare e di vivere pienamente.
Axel Piskulic
Grazie, molto interessante.