Camminare in modo sacro

Camminare in modo sacro (Just walk, by Carlos M. Almagro)
L’immagine è di Carlos M. Almagro

Camminare in modo sacro è il titolo di un testo molto breve di uno sciamano Sioux, chiamato Alce Nero.

I Sioux sono una tribù di nativi americani che vivevano nel territorio di ciò che ora sono gli Stati Uniti. Alce Nero, che morì nel 1950, riuscì a trasmettere parte delle tradizioni e rituali del suo popolo, che furono pubblicate in un libro che si chiama, precisamente, “Alce Nero parla”.

Eccolo qui:

Camminare in forma sacra è fare della vita un’arte,
vivere ogni momento come fosse l’ultimo,
muovere ogni passo come fosse il primo.

Ispirare amore e coscienza in questo nostro fragile corpo
ed entrare nel corpo superiore che tutti condividiamo.
Vedere che ogni passo dev’essere mosso con leggerezza,
senza forzare nulla, senza creare più ego.

Camminare in modo sacro è
liberarci dalla sofferenza
e permettere che la brillante essenza del momento
diriga il prossimo passo.

In un corpo aperto, in una mente aperta,
in un cuore aperto,
le possibilità sono illimitate.

La guarigione si trova dappertutto.
Ogni passo è prezioso.
Ogni passo è una nuova guarigione.

Alce Nero

È un testo ispiratore, ma soprattutto poetico. Non sono istruzioni precise su come dobbiamo camminare. Non si tratta di uno di quei tutorial che possiamo trovare oggi in Internet.

Così che ognuno può interpretare a modo suo ciò che volle dire Alce Nero con queste parole.

Ma ci sono un paio di cose che sì sono abbastanza chiare:

1 – L’azione di camminare è delle più semplici che svolgiamo ogni giorno. E…

2 – Apparentemente ci sarebbe un gran beneficio nel praticarla in un certo modo che lui chiama “sacro”.

Cosa avrà voluto dire Alce Nero suggerendoci di camminare in modo sacro? Suppongo che, come nella pratica di qualsiasi rituale, si dovrebbe farlo con certa eleganza, con movimenti precisi e deliberati, ben coscienti di ciò che stiamo facendo. Tutto il contrario di camminare di fretta o distratti, come facciamo tante volte, ogni giorno.

Perché questa informazione arrivasse fino a noi, dovette realizzarsi una combinazione di alcune circostanze, abbastanza strane. Prima, a uno sciamano Sioux sembrò importante rilevare che esiste una maniera diversa di camminare. Poi, una persona che intervistò Alce Nero (e che poi scrisse il libro), comprese che questa idea era valida e che doveva essere registrata. Ma chissà la cosa più strana di tutte è che il concetto di “camminare in modo sacro” sia forse l’unica idea del libro che attualmente prosegue viva, circolando oggi per il web.

Ho trovato il libro di Alce Nero in internet e ho cercato il testo in questione sul camminare in modo sacro. Con mia sorpresa ho trovato menzionate altre attività che possono essere svolte in modo sacro, come cucinare, parlare, osservare, sedersi, vestirsi e stendersi.

Sono tutte azioni molto semplici e rutinarie.
Potremmo aggiungerne di nuove, come respirare, sorridere o accarezzare.

Il vero segreto della vita

Il vero segreto della vita è questo: qualsiasi cosa tu stia facendo, sii totalmente presente nel qui ed ora (Alan Watts)

Nel suo testo, Alce Nero suggerisce “fare della vita un’arte”. Vale a dire che ogni azione, per semplice che sia, si dovrebbe svolgere con l’attitudine di un artigiano che svolge la sua attività creativa. Viceversa, ogni compito svolto in maniera disattenta, meccanica o incosciente, è una possibilità persa di abbellire la nostra vita.

Dice inoltre: “vivere ogni momento come se fosse l’ultimo, muovere ogni passo come se fosse il primo”. Per quanto ripetiamo la stessa azione una e un’altra volta, possiamo portarla a termine sempre con piena attenzione, come fosse l’unica volta che dobbiamo realizzarla.

Promette inoltre che agire in tal maniera condurrà a “liberarci dalla sofferenza”. È così perché il dolore nasce sempre da questi pensieri negativi, meccanici e che non si fermano mai, ai quali prestiamo attenzione invece che concentrarci semplicemente nel qui ed ora.

Per ultimo, ci suggerisce “permettere che la brillante essenza del momento diriga il passo successivo”. Vale a dire che se ci concentriamo nel momento presente, non c’è bisogno di fare piani o fissarci mete. Questa intelligenza superiore che portiamo tutti dentro, ma dalla quale siamo quasi sempre sconnessi, prenderà dunque il controllo delle nostre vite e ci guiderà in ogni momento. Sarà l’ispirazione che ci mostrerà ad ogni passo che cosa ci conviene di più fare.

Il benessere che aneliamo ci aspetta, qui ed ora. Non ha a che vedere con mete raggiunte né con desideri compiuti. È un tesoro che è presente in ogni azione semplice e quotidiana…sempre che la portiamo a termine in modo sacro.

Axel Piskulic

Traduzione di Chiara Franchini

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